Il tecnico giallorosso non nasconde la sua delusione dopo la sconfitta interna contro il Trapani. Attacca l’atteggiamento della squadra, sottolinea gli errori difensivi e ammette: “Così non si va da nessuna parte.”
Benevento – Faccia tirata, sguardo basso, parole dure. Gaetano Auteri si presenta in sala stampa dopo il ko interno contro il Trapani visibilmente scosso. Non prova nemmeno a nascondere il disappunto: la sconfitta fa male, ma ancora di più fa male il modo in cui è arrivata. Il tecnico non cerca alibi e punta il dito contro l’atteggiamento della squadra.
“È stata una brutta prestazione, forse la peggiore della stagione per approccio, intensità, e spirito. Non siamo mai riusciti a imporre il nostro gioco, abbiamo concesso troppo e, cosa ancora più grave, non abbiamo mai dato la sensazione di poterla riprendere davvero.”
Un gol che è un manifesto degli errori
Auteri si sofferma a lungo sull’azione che ha deciso la gara, quella del gol di Carraro al 6’: un episodio che, a suo dire, fotografa in pieno lo stato confusionale della squadra.
“Quel gol è lo specchio della nostra serata. Una situazione che nasce da un errore evitabile, gestita malissimo in ogni fase. Il pallone viaggia indisturbato, la pressione è inesistente, la copertura difensiva è sbagliata. Tutto quello che non deve succedere è successo. E non è un episodio isolato: è stato l’inizio di una prestazione molle, senza spirito di sacrificio.”
Sotto accusa mentalità e concentrazione
Non è solo una questione tecnica, per Auteri. Il vero problema è di testa, di atteggiamento, di fame. E lo dice chiaramente.
“Quando scendi in campo pensando che l’avversario prima o poi sbaglierà da solo, hai già perso. Non si è vista quella voglia feroce di recuperare la partita, di reagire. La squadra era scollegata, poco compatta, lenta nel pensiero e nell’azione. In settimana lavoriamo su concetti chiari, ma poi in campo non si traducono in nulla di concreto.”
La direzione arbitrale? “Non è il problema principale”
Inevitabile una battuta sull’arbitraggio, anche dopo l’espulsione di Veltri e i diversi episodi dubbi.
“L’arbitro ha lasciato correre troppo, anche su situazioni evidenti. Ma non possiamo aggrapparci a questo. L’espulsione è figlia del nervosismo, ma noi dobbiamo restare lucidi, sempre. Non abbiamo perso per colpa del direttore di gara, ma per colpa nostra. E mi ci metto anche io.”
Dal Cerignola a oggi: “Un crollo inspiegabile”
La cosa che più preoccupa Auteri è il crollo di rendimento e convinzione rispetto alla prova convincente contro il Cerignola.
“Non si può passare da una prova gagliarda, intensa e organizzata come quella di Cerignola a una gara del genere. È incomprensibile. Non si tratta solo di prestazione, ma di mentalità. Serve equilibrio, continuità. E invece oggi sembravamo un’altra squadra, completamente.”
Un Auteri ferito ma non arreso
Nonostante la delusione, il tecnico non alza bandiera bianca: “Finché avrò voce e possibilità, continuerò a lavorare per cambiare rotta. Ma è evidente che serve una scossa. Subito.”
Il Benevento è atteso ora da una settimana difficile, dentro e fuori dal campo. Toccherà ad Auteri ritrovare l’unità di gruppo e il rispetto del pubblico, oggi visibilmente in frattura con la squadra. Il tempo stringe, e le scuse non bastano più