Alessandro Nunziante è ufficialmente un nuovo calciatore dell’Udinese. Il giovane portiere saluta il Benevento dopo un accordo ormai definitivo tra le due società, raggiunto nel primo pomeriggio di oggi, a poche ore dall’amichevole contro l’Equipe Campania. La trattativa si è conclusa sulla base di 1,5 milioni di euro, cifra che include anche un bonus rispetto alla proposta iniziale dell’Udinese, ferma a 1,4 milioni. A questo si aggiunge una clausola importante: il Benevento conserverà il 10% sulla futura rivendita del giocatore.
A chiudere il cerchio è stato il presidente Oreste Vigorito, che ha gestito in prima persona gli ultimi dettagli con la dirigenza friulana attraverso una videocall risolutiva. Proprio durante questo confronto virtuale, Vigorito è riuscito a strappare condizioni più vantaggiose, mettendo a segno un’operazione positiva sia sul piano economico che su quello strategico.
Nunziante, classe 2005, originario di Foggia, è considerato uno dei portieri più promettenti del panorama italiano. Cresciuto nel vivaio giallorosso, ha saputo mettersi in mostra a suon di prestazioni convincenti con la Primavera, fino a guadagnarsi le attenzioni dei club di Serie A. L’Udinese, sempre attenta ai giovani talenti, non si è fatta sfuggire l’occasione e ha chiuso l’affare prima che potessero inserirsi altre concorrenti.
Il portiere firmerà un contratto triennale con il club friulano e inizierà così la sua avventura nella massima serie, un salto di categoria importante che rappresenta un riconoscimento per il suo percorso di crescita. Al termine della partita in corso allo stadio Ciro Vigorito, Nunziante saluterà compagni, staff e tifosi: un addio sentito, ma anche un arrivederci, con la speranza che un giorno possa tornare a vestire la maglia giallorossa con maggiore esperienza sulle spalle.
Per il Benevento, oltre all’incasso immediato, si tratta di una mossa che conferma la capacità del club di valorizzare i propri giovani e generare risorse attraverso il settore giovanile. In un momento in cui la Serie C impone anche rigore economico, operazioni come questa possono fare la differenza nella costruzione di una squadra competitiva e sostenibile.