La nuova stagione giallorossa parte da due certezze: ora spazio al lavoro, tra tagli e rilancio
Il Benevento ha scelto la strada della continuità. Dopo settimane di riflessione, la società ha confermato la fiducia a Gaetano Auteri e Marcello Carli, rispettivamente alla guida tecnica e alla direzione sportiva del club. Una scelta che, più che guardare al passato, proietta il Benevento verso un futuro da ricostruire con razionalità, esperienza e tanto coraggio.
Il summit societario dei giorni scorsi ha sancito la volontà di non stravolgere la catena di comando, ma di affidare la ripartenza a due uomini che conoscono bene la piazza e le sue pressioni. Auteri ha avuto poco tempo per incidere nella scorsa stagione, ma ha trasmesso un’identità tattica e un’idea di calcio che la dirigenza ritiene possa diventare la base di un nuovo ciclo. Carli, da parte sua, ha tracciato un quadro realistico della situazione: serve una rifondazione profonda, ma servono anche tempo e lucidità per compierla senza scelte avventate.
Dalle macerie alla ricostruzione: l’eredità del passato
La missione non è semplice. Il Benevento si trascina ancora dietro il peso di una rosa lunga, dispendiosa e in parte fuori dal progetto. Su circa trenta giocatori sotto contratto, solo una manciata sembra destinata a restare come punto fermo per il prossimo torneo. Gli altri, chi per limiti tecnici, chi per incompatibilità con le nuove idee tattiche, dovranno essere collocati altrove. È il primo, vero grande ostacolo sul cammino della nuova stagione.
Dei sei giocatori in scadenza – Manfredini, Tosca, Veltri, Capellini, Lanini e Oukhadda (che tornerà al Modena per fine prestito) – solo alcuni potrebbero ricevere una proposta di rinnovo, ma il Benevento è pronto a salutare anche profili più ingombranti. Berra, Meccariello, Acampora, Viviani, Agazzi, Pinato, Borello, Ferrara, Lucatelli: tutti sotto contratto, tutti con una valutazione da fare, ma tutti potenzialmente sul mercato.
A questi si aggiungono i giovani in cerca di spazio o valorizzazione: Starita e Carfora saranno probabilmente girati per fare esperienza, così come alcuni elementi del cosiddetto “gruppo B”, come Nunziante, Perlingieri e Talia, che rientrano alla base ma con prospettive ancora incerte.
Strategia e pazienza: il mercato secondo Carli
Il nodo centrale è economico prima ancora che tecnico. Sfoltire non significa solo alleggerire il numero di tesserati, ma soprattutto ridurre un monte ingaggi che in C non è più sostenibile. Da qui la strategia del diesse Carli: intervenire chirurgicamente, evitare le operazioni affrettate e puntare su elementi motivati, compatibili con il sistema di Auteri e desiderosi di rilanciarsi.
Il mercato sarà lungo e complicato. Ma la chiarezza sulla direzione da prendere rappresenta già un primo, fondamentale passo avanti. Non ci saranno nomi altisonanti, né colpi di teatro. La priorità sarà costruire un gruppo affamato, solido, funzionale alla categoria.
Il messaggio alla piazza
La conferma di Auteri e Carli è anche un segnale verso i tifosi: la società ha capito che servono idee e serietà, non promesse e proclami. I prossimi mesi diranno se questa scelta sarà stata davvero quella giusta. Ma almeno una certezza c’è: il Benevento ha finalmente voltato pagina. E lo ha fatto partendo da uomini che conoscono il peso delle responsabilità e il valore della parola “ripartenza”.