La stagione appena conclusa ha lasciato ferite profonde in casa Benevento, tanto sul piano sportivo quanto su quello umano. Non è soltanto la classifica finale a imporre riflessioni, ma soprattutto il clima pesante che si è generato attorno alla squadra: tensioni interne, prestazioni altalenanti e una distanza crescente tra ambiente e squadra. Proprio per questo, nelle ultime ore si è aperta ufficialmente la fase di ricostruzione. Un percorso che, per volontà diretta del presidente Vigorito, non sarà superficiale né affrettato, ma radicale e strutturato.
Incontro riservato: si gettano le basi per la nuova stagione
Nel cuore della città, presso la sede di Confindustria in Piazza Risorgimento, è andata in scena una riunione definita cruciale dai vertici societari. Un incontro ristretto ma strategico, che ha visto attorno allo stesso tavolo il presidente Oreste Vigorito, il direttore tecnico Marcello Carli, l’allenatore Gaetano Auteri e il club manager Alessandro Cilento. Un confronto schietto, senza filtri, con un obiettivo preciso: comprendere come e da dove ripartire.
Vigorito ha ribadito la sua intenzione di rilanciare il progetto sportivo, ma non a qualunque costo. La sua linea è chiara: ripulire, ricostruire, ritrovare identità. Le scelte saranno ponderate, ma inevitabili: buona parte dell’attuale rosa non farà più parte del Benevento del futuro. Più che un semplice restyling, si prevede un vero e proprio azzeramento tecnico e motivazionale.
Non solo tecnica: serve ricompattare l’ambiente
Il summit non si è limitato all’analisi della rosa o al bilancio della stagione. È stato soprattutto un momento per fare autocritica, per guardarsi negli occhi e riconoscere che il problema è stato più profondo del semplice rendimento in campo. Si è discusso del rapporto con la tifoseria, del senso di appartenenza smarrito, dell’esigenza di ricostruire una squadra che torni a rappresentare davvero i colori giallorossi.
Auteri, nonostante le critiche ricevute, ha manifestato la sua disponibilità a proseguire solo se inserito in un progetto coerente, con una rosa modellata su principi chiari e condivisi. Carli ha evidenziato la necessità di creare un gruppo con fame, con elementi che conoscano le difficoltà della Serie C e siano pronti a battagliare ogni domenica.
Un girone meridionale sempre più competitivo
Mentre il Benevento avvia le prime manovre di programmazione, il quadro della prossima Serie C inizia a delinearsi. L’ultimo turno di Serie B e la prosecuzione dei playoff di C andranno a completare la composizione dei gironi. Il raggruppamento meridionale si preannuncia, come sempre, tra i più difficili: tante piazze calde, società economicamente solide, squadre abituate a lottare per il vertice.
Il club sannita sarà chiamato ad alzare il livello della propria organizzazione e a costruire una squadra non solo all’altezza, ma anche capace di risvegliare entusiasmo e passione in una piazza delusa ma ancora profondamente legata ai suoi colori.
Iscrizione e burocrazia: Benevento già al lavoro
Mentre molte società guardano ancora con preoccupazione al tema dell’iscrizione, il Benevento – forte della sua solidità finanziaria – ha già avviato le pratiche necessarie per il prossimo campionato. Un segnale chiaro: la società vuole farsi trovare pronta, senza rincorrere le emergenze estive.
Conclusioni: serve coraggio, ma anche visione
Il Benevento è dunque a un bivio. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se il club saprà sfruttare il fallimento recente come occasione per rinascere. Il primo passo è stato compiuto: guardarsi dentro, senza nascondersi. Ora serviranno scelte coraggiose, competenza e soprattutto coerenza. Il tempo delle promesse è finito, è iniziato quello dei fatti. E i tifosi, feriti ma non arresi, meritano di tornare a sognare.
