Il Benevento si conferma infallibile tra le mura amiche e archivia con autorevolezza la pratica Altamura, centrando la quarta vittoria consecutiva al “Ciro Vigorito”. Un successo netto, che riporta entusiasmo e certezze dopo lo scivolone esterno di Latina. La missione era chiara: cancellare la delusione e riprendere la corsa alle spalle della capolista Salernitana. Missione compiuta, con un’altra prestazione di sostanza e qualità.
Ma Gaetano Auteri, come sempre, non si accontenta e analizza con lucidità il momento dei suoi:
“Quando si perde – dice il tecnico giallorosso – non contano i ‘se’ e i ‘ma’. I numeri dicono che in casa siamo impeccabili: quattro vittorie su quattro, dieci gol fatti e appena uno subito. Fuori casa, invece, dobbiamo essere più continui, ma non è tutto negativo. Anche in trasferta abbiamo spesso espresso un buon calcio, forse con meno brillantezza, ma la prestazione non è mai mancata.”
Auteri sottolinea l’importanza del fattore campo, ma senza alibi:
“Il nostro terreno ci consente di valorizzare il palleggio e l’intensità che vogliamo. Su altri campi, magari più pesanti o irregolari, dobbiamo saper trovare soluzioni diverse. È una crescita che dobbiamo fare, perché una squadra ambiziosa deve sapersi adattare a tutto.”
“Gruppo solido e competitivo. Ma non possiamo rilassarci”
Il tecnico siciliano si dice soddisfatto della risposta del gruppo, soprattutto dopo una settimana non semplice:
“La squadra è sempre concentrata, con la giusta fame. Ogni gara va affrontata con umiltà, ma anche con la consapevolezza della nostra forza. Non guardo la classifica, guardo l’atteggiamento: finché manteniamo questa mentalità, possiamo competere con chiunque.”
C’è spazio anche per qualche elogio individuale, in particolare per chi parte spesso dalla panchina:
“Voglio citare Tumminello, che è entrato benissimo. Ma in generale mi piace sottolineare lo spirito di chi si allena ogni giorno con dedizione, anche quando non gioca. Questo è un gruppo vero, e chi subentra fa la differenza proprio per questo.”
“In alcune fasi troppo morbidi, serve più cattiveria”
Pur in una serata positiva, Auteri non rinuncia al suo spirito perfezionista:
“In certi momenti della gara siamo stati un po’ superficiali nelle riaggressioni. Non lo fanno apposta, ma la concentrazione deve restare sempre alta. Non possiamo permetterci leggerezze, neanche sul 3-0. La nostra identità si fonda sulla pressione e sull’aggressività collettiva: quando molliamo un metro, perdiamo qualcosa del nostro modo di giocare.”
E sul tema delle pressioni esterne, il mister è chiaro:
“Le pressioni ci sono, ma non mi preoccupano. Anzi, fanno parte di un ambiente ambizioso come Benevento. La tensione può fare male, la pressione no: se gestita bene, è uno stimolo.”
Prossima tappa: ancora al Vigorito, arriva il Potenza
Il calendario sorride ai giallorossi, che domenica resteranno ancora in casa per affrontare il Potenza, formazione che Auteri stima particolarmente:
“Il Potenza è una delle squadre che prova a giocare, con un’idea chiara di calcio. Sarà un bell’impegno, stimolante, ma vogliamo dare continuità e migliorare ancora. Non dobbiamo fermarci.”
Il Benevento continua dunque a costruire certezze dentro le mura amiche, dove la squadra sembra trasformarsi: più sicura, più fluida, più cattiva sotto porta. Auteri, però, guarda avanti con la solita fame: “Si può e si deve crescere ancora.”