Clima teso a Santa Colomba: assente gran parte della rosa. In bilico la gestione societaria e il rapporto con lo spogliatoio.
La stagione è finita ormai da settimane, ma in casa Benevento il pallone non ha mai davvero smesso di rotolare, almeno a livello di tensioni. La ripresa degli allenamenti prevista per lunedì mattina all’antistadio Imbriani si è consumata in un’atmosfera surreale: solo tre calciatori si sono presentati all’appello, mentre il resto della squadra ha proseguito nella clamorosa forma di protesta avviata nelle scorse settimane.
Presenti solo in tre: la squadra è in “vacanza”
A rispondere alla convocazione della società sono stati soltanto Tosca, Ferrara e Borello, gli unici a rispettare il piano ferie previsto dal club (dal 17 maggio all’8 giugno) e a mostrarsi pronti alla ripartenza. Veltri, inizialmente atteso, ha invece usufruito di un permesso personale, dovuto a un intervento chirurgico subito dalla madre, ma tornerà regolarmente nei prossimi giorni.
Assente invece tutta la pattuglia dei “dissidenti”, un nutrito gruppo di calciatori che comprende Berra, Meccariello, Capellini, Oukhadda, Acampora, Viviani, Agazzi, Pinato, Manfredini, Lucatelli, e Lanini, l’attaccante che nelle ultime ore ha fatto parlare di sé.
Un contenzioso aperto e ormai pubblico
Alla base della protesta c’è il piano ferie imposto dalla società, che secondo i calciatori non avrebbe tenuto conto di esigenze personali né seguito criteri di equità. Il risultato è un clima di conflitto aperto, con il gruppo che si era già fatto notare qualche settimana fa presentandosi simbolicamente fuori dai cancelli del centro sportivo durante il periodo di vacanza ufficiale, in segno di dissenso.
Adesso, però, la questione è diventata più seria. Non si tratta più di simboli o segnali, ma di assenze ingiustificate a tutti gli effetti. La società giallorossa non ha intenzione di restare immobile: come da regolamento, per ogni giorno di mancata presenza scatterà prima un’ammonizione, poi una sanzione economica fino al 5% dello stipendio lordo. Ma il Benevento sta valutando l’attivazione del Collegio arbitrale per procedere a una riduzione ben più consistente della retribuzione, a fronte di un comportamento ritenuto gravemente lesivo nei confronti del club.
Il futuro del Benevento, almeno sul piano sportivo, è ancora tutto da scrivere.