Il Benevento Calcio chiude il girone d’andata in vetta alla classifica e lo fa con una consapevolezza nuova, più matura, più profonda. A raccontarla, con parole forti e cariche di sentimento, è stato il presidente Oreste Vigorito, ospite di Ottogol su Ottochannel, protagonista di una vera e propria dichiarazione d’amore alla città e ai colori giallorossi.
Il massimo dirigente sannita non si è limitato a commentare i numeri – già straordinari – ma ha aperto il cuore su presente, passato e futuro del Benevento, tracciando una linea netta: questa volta nulla è lasciato al caso.
Campioni d’inverno, ma con i piedi per terra
Il primo posto al giro di boa non è un episodio isolato. Per il secondo anno consecutivo il Benevento si laurea campione d’inverno, segno evidente di continuità e solidità. Ma Vigorito è chiaro: l’obiettivo è fare meglio dell’anno scorso.
La squadra è giovane, in salute, affamata. E soprattutto ha imparato dagli errori.
Cerignola, una vittoria che vale doppio
Il successo esterno contro il Cerignola è stato molto più di tre punti. Campo difficile, avversario in forma, superficie ostica. Eppure il Benevento ha colpito con autorità, uscendo dal campo tra gli applausi di tutto lo stadio, avversari compresi. Un segnale forte: questa squadra sa vincere e sa farsi rispettare.
Floro Flores, una scelta di visione
La decisione di affidarsi a Floro Flores nasce da lontano. Nessuna improvvisazione, nessuna scommessa cieca. Vigorito ha cercato prima l’uomo, poi l’allenatore: capacità di creare gruppo, empatia con i giovani, visione moderna del calcio.
Non moduli, ma movimenti. Non rigidità, ma idee.
E soprattutto una scelta fatta per progetto, non per convenienza economica.
Errori, autocritica e ripartenza
Il presidente non si è nascosto. Ha ammesso le illusioni del passato, la delusione per il crollo dello scorso campionato e il peso umano della contestazione, soprattutto quando ha toccato la sfera personale.
Ma Vigorito è rimasto. Non ha mollato. E oggi rivendica una cosa con forza: l’organizzazione del Benevento è da categoria superiore.
Auteri, una separazione dolorosa ma necessaria
Parole di rispetto per Auteri, uomo stimato e professionista serio. Ma anche la lucidità di chi sa che, a volte, per cambiare davvero serve una scossa. Divergenze tecniche, gestionali, di visione: il Benevento aveva bisogno di aria nuova. E la società ha avuto il coraggio di intervenire.
Stadio, tifosi e futuro
Dalla copertura dello stadio – problema strutturale che va oltre il calcio – fino al rapporto con la tifoseria, Vigorito ha ribadito quanto il pubblico sia parte integrante del progetto. L’alchimia attuale è forte, visibile, contagiosa. La vera prova, però, arriverà nei momenti difficili.
Mercato: pochi, mirati, forti
Niente rivoluzioni. Niente doppioni. Solo profili funzionali, giovani, pronti. La parola d’ordine è qualità, non quantità. Se arriverà qualcuno, sarà un titolare vero. Altrimenti, avanti così.
Il sogno che non muore
Il finale è tutto cuore: bambini con il sorriso, tifosi fieri, bandiere al vento.
E un obiettivo chiaro, senza giri di parole: tornare in Serie A.
Non un sogno romantico.
Un proposito.
Firmato Oreste Vigorito.



