Al termine della sconfitta maturata sul campo del Catania, mister Gaetano Auteri ha espresso tutta la propria delusione per il ko del Benevento. Il tecnico giallorosso ha parlato di una gara dura e frammentata, dove alla fine a fare la differenza è stato un singolo episodio.
“È stata una partita molto nervosa, con tanti contatti e pochissima fluidità – ha spiegato l’allenatore nel post-gara –. Dopo un avvio un po’ contratto abbiamo preso campo e iniziato a gestire meglio il possesso. Proprio nel nostro momento migliore è arrivato il rigore, che a mio avviso nasce da una valutazione discutibile. Mi è parso che la decisione sia arrivata più dalla comunicazione laterale che dall’arbitro stesso. Però ormai è andata così”.
Auteri si è poi soffermato sulla reazione della squadra: “Nella ripresa abbiamo spinto con continuità, provando a costruire situazioni pericolose. È mancata la precisione nell’ultimo passaggio e un pizzico di freddezza. C’è stata anche un’altra situazione dubbia in area su Mignani, ma non voglio attaccarmi a questo. Le due squadre si sono equivalse per larghi tratti, ma la differenza l’ha fatta quel singolo episodio. Dovevamo essere più lucidi e meno nervosi”.
“Possiamo e dobbiamo crescere”
Il tecnico non nasconde la propria autocritica: “Possiamo fare meglio. Serve più coralità nelle scelte e nel modo in cui portiamo il pallone nell’ultimo terzo di campo. A volte ci siamo fatti prendere dalla frenesia e abbiamo smarrito la qualità nel fraseggio. Il livello agonistico è stato alto, ma questo non deve essere un alibi”.
Capitolo infortuni
Su Salvemini, uscito per un problema fisico, Auteri chiarisce: “Pare sia una distorsione alla caviglia. È stato un intervento al limite, almeno da ammonizione. Domani faremo gli accertamenti, speriamo sia solo un fastidio passeggero”.
Il rendimento lontano dal “Vigorito”
Infine, il tecnico ha affrontato il tema trasferta: “Fuori casa dobbiamo avere più personalità e continuità emotiva. Non è tanto un discorso di moduli o di tecnica: è la mentalità con cui entriamo in campo. Nel secondo tempo si è visto qualcosa in più, anche perché il Catania si è abbassato. Ora bisogna consolidare questa crescita e portarla dall’inizio della partita. Non finisce qui: c’è un campionato lungo e noi vogliamo starci dentro fino in fondo”.
