«Sapevamo che loro davanti hanno giocatori rapidi, che sanno puntarti e metterti in difficoltà negli spazi. Il Potenza è una squadra che prova sempre a giocare e non te la rende mai semplice. L’impatto iniziale non è stato quello che avevamo preparato, abbiamo faticato un po’ ad accorciare e a gestire il primo possesso, ma dopo i primi minuti siamo cresciuti sia nell’occupazione del campo che nelle letture. Abbiamo costruito tante situazioni per chiuderla anche prima, però le transizioni le abbiamo interpretate molto bene e alla lunga la vittoria è arrivata con pieno merito».
Sul tema degli assist e della varietà offensiva, il tecnico ha aggiunto:
«Ceresoli oggi è stato bravo, ma è l’intero reparto che funziona. Inseriamo tanti palloni con più soluzioni e più uomini che si propongono: siamo una squadra che quando riesce a muoversi coralmente diventa imprevedibile. Chi arriva al cross o alla rifinitura dipende dal momento, non da un singolo interprete».
Auteri ha poi raccontato cosa ha chiesto nello spogliatoio durante l’intervallo:
«Alla fine del primo tempo ho detto ai ragazzi che recuperiamo palla con aggressività, ma poi la perdiamo troppo in fretta. Ci mancava un po’ di pulizia tecnica. Nella ripresa siamo stati più lucidi, abbiamo gestito meglio i tempi e la velocità dell’azione, facendo emergere la qualità che sappiamo di avere».
Uno sguardo anche alla prossima sfida:
«Adesso ci aspetta il Catania, un avversario con una rosa importante. Avremo tempo per prepararla con cura: loro sono forti, ma noi non siamo inferiori a nessuno. Dipende tutto dall’applicazione del lavoro settimanale e dalla continuità nel portarlo in partita».
Sulle difficoltà lontano dal Vigorito ha concluso:
«In trasferta ci è mancato quel cambio di marcia che invece al “Vigorito” riusciamo quasi sempre a dare. A volte sono stati gli episodi a orientare il risultato, ma serve comunque mostrare una personalità più “matura”. Ci sono state prestazioni buone che però non sono state valorizzate dal risultato finale: ora dobbiamo dare un segnale diverso».
