Inizia un’estate cruciale per il Benevento Calcio, chiamato a una vera e propria rivoluzione tecnica e gestionale. Il piano di rifondazione è già stato avviato, ma la strada è in salita: l’organico attuale è sovradimensionato e servono almeno 20 uscite per alleggerire la rosa e liberare spazi per nuovi innesti.
Un’operazione così ampia richiederà tempo, probabilmente non meno di due mesi, a meno di ricorrere a risoluzioni contrattuali multiple, che però implicherebbero un investimento economico importante, stimabile in oltre due milioni di euro. In ogni caso, il Benevento non aspetterà la fine del “repulisti” per iniziare a costruire la squadra del futuro: la programmazione è già in atto, e coinvolge tutti i reparti.
Dalla porta all’attacco: rifondazione totale
Si riparte dal portiere, dove ci sono già movimenti in corso. Il giovane titolare ha richieste concrete e potrebbe partire, mentre l’attuale secondo potrebbe restare a ricoprire lo stesso ruolo. Altri estremi difensori presenti in rosa sono destinati alla cessione o al prestito.
In difesa, nessun centrale sembra destinato a restare: contratti in scadenza, mancati rinnovi e cessioni programmate renderanno necessario l’arrivo di più elementi nel cuore della retroguardia. Stesso discorso sulle corsie esterne, dove nessun terzino appare intoccabile. Alcuni non saranno riscattati, altri sono stati ritenuti non più funzionali, compresi profili già sotto contratto per più stagioni. Alcuni giovani, infine, verranno mandati altrove a farsi esperienza.
A centrocampo, l’assenza prolungata di un titolare a causa dell’infortunio al ginocchio rappresenta una criticità ulteriore: il suo rientro potrebbe slittare oltre dicembre. Nel frattempo, altri centrocampisti sono destinati alla partenza, in particolare quelli con ingaggi elevati o ritenuti non più adatti al nuovo progetto tecnico.
Il reparto offensivo non è messo meglio. L’attaccante più esperto andrà via a parametro zero senza proposte di rinnovo. Altri profili, tra cui esterni e seconde punte, sono già stati inseriti nella lista delle uscite o valutati per prestiti. Anche un giovane promettente potrebbe partire, attirando l’interesse di più squadre. Si renderanno quindi necessari innesti sia tra gli esterni d’attacco che tra i centravanti, ma le scelte definitive dipenderanno anche dal modulo che verrà adottato.
Scelte tecniche e modulo: tutto può cambiare
Non è ancora chiaro quale sarà il sistema di gioco della prossima stagione. La conferma dell’attuale allenatore non è scontata, e nel caso in cui dovesse arrivare un nuovo tecnico, sarà lui a determinare il modulo, probabilmente senza dover adattarsi all’attuale rosa, che subirà comunque profonde modifiche.
Non è esclusa l’ipotesi di un ritorno alla difesa a tre, ma si valutano anche modelli con due punte e trequartista. In base alla scelta, si interverrà su ruoli specifici: ad esempio, con un modulo a due punte si potrebbe ridurre il numero di esterni offensivi, puntando su seconde punte più mobili o giocatori versatili.
Scadenze, rientri e rescissioni: i primi a partire
Alcune partenze sono già programmate. Sei calciatori lasceranno il club a fine giugno per scadenza naturale del contratto, mentre almeno un altro elemento non sarà riscattato e farà ritorno al club proprietario del cartellino. Questo primo blocco ridurrà il numero di calciatori da piazzare a circa 14, ma si potrà scendere ulteriormente agendo su rescissioni con profili a basso ingaggio e contratto in scadenza nel 2026.
I nodi principali restano legati a chi ha ingaggi importanti e contratto pluriennale, profili difficili da sistemare se non con trattative lunghe o rinunce reciproche. Alcuni giovani di ritorno dai prestiti, infine, non rientrano nei piani e saranno nuovamente ceduti.
Conclusione: strategia chiara, ma servirà pazienza
Il Benevento ha davanti a sé un’estate di lavoro senza sosta. L’obiettivo è chiaro: costruire una rosa completamente rinnovata, con elementi più funzionali al progetto tecnico e più sostenibili sul piano economico. Ma per riuscirci, serviranno scelte nette, risorse adeguate e tempi ben gestiti. La fase di smaltimento dell’attuale rosa è solo all’inizio, ma la macchina della ricostruzione è già partita, e non si fermerà.