La FIFA ha ufficialmente imposto al Benevento Calcio un blocco sul mercato per tre sessioni, in seguito a un contenzioso finanziario legato al trasferimento del centrocampista polacco Krzysztof Kubica. Tuttavia, il “ban”, notificato il 13 gennaio 2025, è destinato a durare solo poche ore, grazie alla pronta reazione del club sannita.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il provvedimento è nato da un mancato pagamento di circa 30.000 euro dovuto a un agente coinvolto nell’acquisto di Kubica. Il calciatore, arrivato nell’estate 2022 per 1,2 milioni di euro, non ha brillato nelle sue 26 presenze tra Serie B, Serie C e Coppa Italia. Dopo un prestito in Polonia al Motor Lublin, il suo contratto è stato rescisso pochi giorni fa, ma il trasferimento ha continuato a generare problemi.
Cosa prevede il “ban” FIFA
Il blocco del mercato, regolato dal FIFA Registration Ban List, vieta ai club coinvolti di tesserare nuovi giocatori fino a quando il debito non viene saldato. Questo registro, accessibile a tutti gli operatori del mondo calcistico, serve a garantire trasparenza nelle trattative. Tuttavia, il divieto non riguarda i riscatti, i rientri da prestito o il primo tesseramento di giovani cresciuti nel vivaio.
La reazione del Benevento
Nonostante l’apparente gravità della sanzione, il club sannita ha rassicurato tifosi e addetti ai lavori: la somma verrà liquidata nelle prossime ore, permettendo così la revoca immediata del blocco. La FIFA stessa ha confermato in una nota che il divieto sarà eliminato appena il pagamento sarà ufficializzato.
Il contesto e le critiche
Il caso del Benevento evidenzia come anche importi relativamente modesti possano generare sanzioni disciplinari nel mondo del calcio, dove la gestione amministrativa è cruciale. Tuttavia, molti osservatori hanno criticato l’apparente sproporzione di queste misure rispetto a situazioni ben più gravi che coinvolgono altri club.
Conclusione
Quella che inizialmente poteva sembrare una battuta d’arresto significativa per il Benevento si sta risolvendo in un nulla di fatto. La società, con i conti in ordine e una gestione pronta, conferma la propria solidità e continua a lavorare per mantenere alto il livello di competitività sul campo e fuori.